LOCALIZZAZIONE Pozzo 3.2 “Celimontano” (linea C della metropolitana di Roma) (Roma) PERIODO 2015 - 2018 COLLABORAZIONI Soprintendenza Speciale Archeologia, Belle Arti e Paesaggio di Roma (dott.sse S. Morretta e P. Palazzo) |
Nell’ambito del Corso di Metodologia della Ricerca Archeologica (Prof.ssa G. Olcese) della Sapienza - Università di Roma, sono stati effettuati diversi seminari di studio dei materiali archeologici rinvenuti nel Pozzo 3.2 “Celimontano” (linea C della metropolitana di Roma), con la collaborazione di A. Razza e D.M. Surace.
Gli scavi, iniziati nel 2014 e conclusi nel 2016, a cura del funzionario dott.ssa S. Morretta in collaborazione con la dott.ssa P. Palazzo, hanno riguardato l’area di un pozzo circolare di aerazione, dal diametro di 34m e profondo circa 17/18 m dal piano di calpestio esterno.
L’elemento dominante la zona è rappresentato da una struttura viaria che durante il ‘700 ha assunto la denominazione “via della Navicella”, mentre in antico era nota come “Vicus Capitis Africae”. Questo rinvenimento interessa l’area centrale dello scavo ed è caratterizzato da una lunga continuità di vita, dal I secolo d.C. (ma probabilmente di origine più antica) fino all’età moderna.
Nel corso delle indagini sono emerse diverse altre strutture, tra cui un acquedotto riferibile all’età repubblicana, e sono state messe in luce stratigrafie datate dall’età del Ferro all’età moderna (edifici ottocenteschi).
I materiali archeologici recuperati si riferiscono a molteplici classi e sono databili dall'età moderna all’età arcaica. Si tratta in gran parte di ceramica, ma sono presenti anche vetro, metallo, osso, avorio, gemme, oltre a materiali architettonici lapidei di varia natura.
Le attività di studio sono state incentrate, in particolar modo, sull’analisi dei reperti ceramici dei contesti repubblicani e primo imperiali provenienti dai vani del settore Ovest dello scavo.
I risultati sono attualmente in corso di preparazione.